Accordo di libero scambio AELS-Mercosur: sostanziale intesa
Berna, 24.08.2019 - Il 23 agosto, a Buenos Aires, gli Stati dell’AELS e del Mercosur hanno concluso nella sostanza i negoziati su un accordo di libero scambio. Con questo accordo circa il 95 per cento delle esportazioni svizzere negli Stati del Mercosur, ossia Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, che insieme contano 260 milioni di abitanti, verrà esentato a medio termine dal pagamento di dazi doganali. L’accordo consentirà di eliminare una serie di ostacoli tecnici al commercio, agevolerà l’accesso al mercato per i prestatori di servizi svizzeri e rafforzerà in generale le relazioni economiche bilaterali. Eviterà inoltre alla Svizzera di trovarsi in una posizione di svantaggio rispetto all’UE, che quest’estate, a sua volta, ha concluso un accordo di libero scambio con il Mercosur.
L’accordo con il Mercosur avrà un vasto campo d’applicazione. Oltre a migliorare l’accesso al mercato e la certezza del diritto per gli scambi di prodotti industriali e agricoli e per i servizi, comprende disposizioni in materia di investimenti, protezione della proprietà intellettuale, eliminazione di ostacoli non tariffari al commercio (incluse misure sanitarie e fitosanitarie), concorrenza, agevolazione degli scambi, appalti pubblici nonché commercio e sviluppo sostenibile.
Fra i suoi punti centrali figurano un ampio accesso ai mercati del Mercosur per i prodotti industriali svizzeri e per determinati prodotti agricoli, la protezione della proprietà intellettuale e disposizioni dettagliate sul commercio e lo sviluppo sostenibile. Il capitolo su quest’ultimo settore prevede in particolare un dialogo sulla sostenibilità della filiera agroalimentare e contiene, tra l’altro, disposizioni sulla protezione del clima e sull’utilizzo sostenibile di risorse forestali.
Nel settore agricolo è la prima volta che la Svizzera concede, per determinati prodotti, anche dei contingenti bilaterali al di fuori degli impegni assunti nel quadro dell’OMC. Tali concessioni sono state concepite in modo da essere compatibili con l’agricoltura nazionale e da non compromettere gli obiettivi della politica agricola svizzera. A questo scopo è stato anche promosso un dialogo con le cerchie interessate.
La Svizzera esporta già nel Mercosur merci per un valore di circa 3,6 miliardi di franchi all’anno (esclusi i metalli preziosi, le pietre preziose e semipreziose, gli oggetti d’arte e d’antiquariato). In seguito all’accordo, a medio termine oltre il 96 per cento di queste esportazioni beneficerà di concessioni tariffarie e circa il 95 per cento sarà completamente esentato da dazi. Considerato l’elevato ammontare dei dazi applicati dagli Stati del Mercosur, l’accordo di libero scambio consentirà un notevole risparmio doganale, di oltre 180 milioni di franchi all’anno. Fra tutti gli accordi di libero scambio svizzeri, solo quelli con l’UE e con la Cina presentano un potenziale di risparmio altrettanto rilevante.
L’accordo di libero scambio è importante soprattutto alla luce dell’accordo recentemente concluso tra l’UE e il Mercosur. La Svizzera è ora riuscita a raggiungere un’intesa paragonabile – e in parte anche migliore – in modo da impedire che gli esportatori elvetici siano svantaggiati rispetto ai loro concorrenti dell’UE sui mercati latino-americani.
Nei prossimi mesi l’accordo sarà sottoposto alle consuete verifiche giuridiche. La firma dovrebbe essere possibile entro la fine dell’anno o all’inizio dell’anno prossimo. Il processo di approvazione parlamentare sarà avviato subito dopo, affinché la Svizzera possa ratificarlo entro il 2021.
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