Il Consiglio federale ha preso decisioni di principio per una migliore sicurezza dell’approvvigionamento

Berna, 30.03.2022 - In Svizzera l’approvvigionamento economico del Paese (AEP) si basa su una stretta cooperazione tra l’economia e lo Stato. Dato che questo sistema ha dato buoni risultati, c'è la volontà di rafforzarlo. La pandemia di COVID-19, la guerra in Ucraina e la complessità e vulnerabilità dei sistemi di approvvigionamento hanno reso evidente la necessità di una riforma dell’AEP: risulta indispensabile ampliarne e ottimizzarne l’organizzazione. Il 30 marzo 2022 il Consiglio federale ha deciso di adeguare la struttura direttiva dell’AEP e di potenziare gli effettivi.

La struttura di base della legge sull’approvvigionamento del Paese verrà mantenuta. La resilienza della Svizzera può essere rafforzata solo attraverso la partecipazione attiva dell’economia, della Confederazione e dei Cantoni, del mondo scientifico e della società civile. Il rapporto finale del progetto sulla riforma dell’approvvigionamento economico nazionale 2021 avvalora questa conclusione, ma illustra anche che la struttura direttiva e organizzativa dell’AEP e il supporto dei settori specializzati nell’adempimento del compito legale non soddisfano più le esigenze attuali.

Attualmente l’AEP è diretto dal Delegato all’approvvigionamento economico del Paese, che svolge la funzione a titolo accessorio a un grado del 40%. L'esperienza ha dimostrato che questo assetto non è sufficiente per garantire la gestione dell’AEP nemmeno in «tempi normali» e non soddisfa l’esigenza di reperibilità del responsabile.

Il grado di occupazione del prossimo delegato sarà pertanto del 100%. La persona che assumerà questa funzione dovrà possedere anche in futuro comprovate competenze in economia e buoni contatti l’industria e la politica. Di conseguenza, nel processo di selezione saranno strettamente coinvolti i rappresentanti del mondo economico.

Con la nuova gestione si mira a migliorare la situazione dell’UFAE anche a livello di risorse umane, il che faciliterà soprattutto il lavoro di milizia nei settori specializzati. L’obiettivo è anche quello di coinvolgere di più i Cantoni, di rafforzare la comunicazione e l’informazione interna e di potenziare sia il controlling che la gestione dei rischi. Dopo la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda, il personale dell’UFAE è stato gradualmente ridotto di circa 50 unità, oggi si contano circa 32 posti a tempo pieno. Inizialmente fu confermata l’ipotesi che i rischi per l’approvvigionamento del Paese sarebbero diminuiti, ma i mutamenti delle strutture economiche ne hanno imposto una riconsiderazione. In particolare, la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina hanno evidenziato la complessità e la vulnerabilità dei sistemi globali di approvvigionamento. Il Consiglio federale ha approvato, in linea di principio, un sostanziale aumento del personale dell’UFAE.

Per adattare in modo duraturo l’organizzazione e il funzionamento dell’AEP alle esigenze attuali è necessaria una revisione parziale della legge sull’approvvigionamento del Paese. La consultazione sarà avviata nel corso di quest’anno.

Il mandato dell’AEP è assicurare la disponibilità di beni e servizi indispensabili per il funzionamento del Paese. Questi includono prodotti alimentari di base, vettori energetici e agenti terapeutici, ma anche infrastrutture di approvvigionamento come la logistica dei trasporti, le reti energetiche o le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). I settori specializzati composti da personale di milizia definiscono le misure da prendere in preparazione di una crisi. A livello amministrativo e giuridico sono sostenuti dall’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE), che vigila sull’organizzazione dell’AEP.

Nel mese di giugno 2021 il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha avviato un progetto di riforma dell’approvvigionamento economico del Paese, il cui rapporto finale è stato concluso a dicembre dello stesso anno. Il testo mostra come mettere in pratica le raccomandazioni formulate in precedenza dalle Commissioni della gestione, dalla Delegazione delle finanze delle Camere federali e da un’inchiesta amministrativa sull’UFAE. Tale piano di attuazione è la base su cui si fonda la decisione odierna del Consiglio federale.


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