Ucraina: la Svizzera attua l’ottavo pacchetto di sanzioni dell’UE
Berna, 23.11.2022 - Il 23 novembre 2022 il Consiglio federale ha adottato ulteriori provvedimenti nei confronti della Russia riprendendo le ultime sanzioni emanate dall’Unione europea (UE) nell’ambito dell’8° pacchetto. Le nuove disposizioni entrano in vigore il 23 novembre 2022 alle ore 18:00.
In risposta al protrarsi dell'aggressione militare della Russia in Ucraina e delle operazioni destabilizzanti che minano l'integrità territoriale, la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina, il 6 ottobre 2022 l'Unione europea (UE) ha adottato nuove misure contro la Russia come parte dell'ottavo pacchetto di sanzioni. Il 12 ottobre 2022 il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha apportato le modifiche agli allegati di sua competenza e ha esteso le sanzioni a una trentina di altre persone e organizzazioni.
A decorrere dal 23 novembre 2022 il Consiglio federale riprende le restanti misure dell'ottavo pacchetto di sanzioni. Queste ultime comprendono una base giuridica per introdurre limiti massimi di prezzo al petrolio greggio e ai prodotti petroliferi russi (oil price cap) e limitazioni riguardanti altri prodotti siderurgici, beni per l'aviazione e l'industria spaziale e beni economicamente importanti per la Russia. I provvedimenti includono anche il divieto di fornire altri servizi (consulenza informatica, ingegneria, architettura, consulenza giuridica) al governo russo e a imprese russe, nonché di far parte dei consigli di amministrazione di alcune società statali russe. In questo modo la Svizzera assicura l'accesso alla giustizia svizzera e garantisce pienamente lo Stato di diritto. Era questa la condizione posta dal Consiglio federale per l'adozione dei nuovi divieti.
Oltre ad adottare le misure dell'ottavo pacchetto di sanzioni dell'UE, il Consiglio federale ha emanato un embargo sulle armi nei confronti della Russia, peraltro esteso anche all'Ucraina per motivazioni inerenti alla neutralità svizzera. Finora questo embargo nei confronti della Russia era stato attuato in gran parte in base alla legislazione vigente sul materiale bellico e sul controllo dei beni a duplice impiego. Con l'adozione dell'embargo sulle armi, ora esso figura esplicitamente nell'ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina.
Il Consiglio federale - che già in agosto aveva sottolineato l'intenzione della Svizzera di contribuire alla lotta contro le crisi alimentari ed energetiche globali - ha deciso oggi di consentire, attraverso la modifica dell'ordinanza, l'acquisto di alcuni concimi a condizione che i beni siano destinati a un Paese terzo. La decisione si basa sulla particolare importanza della Svizzera nel commercio globale di fertilizzanti.
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